Qurant'anni fa, il 16 marzo del 1978, giorno della presentazione del quarto Governo Andreotti, l'auto che trasportava Aldo Moro dalla sua abitazione nel quartiere romano Trionfale alla Camera dei Deputati, fu intercettata all'incrocio tra via Mario Fani e via Stresa ad opera di un nucleo armato rivelatosi come appartenente alle Brigate Rosse.
Nell'agguato persero la vita cinque uomini - Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi. Il Presidente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana fu prelevato, portato nel covo di via Camillo Montalcini e lì segregato per cinquantacinque giorni. Considerato colpevole dall'autoproclamatosi "Tribunale del popolo", lo statista di Maglie fu condannato a morte e finito, con dieci colpi, il 9 maggio del 1978. Fu ritrovato a bordo della tristemente nota Renault 4 rossa di via Caetani.
Nella nostra cittadina Moro era particolarmente amato e considerato. Nella foto a lato, tratta dall'archivio Guglielmi, un momento dell'inaugurazione dei Nuovi Giardini della Villa Comunale "Tacconi". A riprova dell'immutato affetto, poi, la cosiddetta "Villa di giù" è stata recentemente intitolata proprio ad Aldo Moro.
In quel giorno di marzo, dunque, quando l'Italia si fermò, grande fu l'impressione suscitata dai fatti romani anche a Castellana-Grotte. La prima cittadina Maria Miccolis, scossa dall'evento, convocò un Consiglio Comunale d'urgenza monotematico con il seguente ordine del giorno "Attentato on. Aldo Moro - Esame situazione ordine pubblico". Si racconta che i lavori avvennero all'insegna di un clima surreale, in un misto di timore e sbigottimento. Notizie frammentarie giungevano da Roma, unite al timore per reazioni imprevedibili da parte della popolazione. Per testimoniare il riverbero dei fatti nazionali nella nostra piccola comunità, ecco l'atto di convocazione dall'archivio della famiglia Mazzarelli. Tra i trenta consiglieri comunali ricordiamo: Rosanna Micca Longo, Mario Tauro, Mercedes Lanzilotta, Luigi Tieuli, Michele Micca Longo, Cesidio Pinto, Luciano Magno, Francesco Mazzarisi, Pio Caputo, Tommaso Francavilla, Giuliano De Bellis Vitti, Gianni Bianco, Francesco Tricase, Nino Lippolis, Giangrazio Proietto, Donato Lavarra, Maria Boccardi, Giovanni Bellino, Simone Mastronardi, Angelo Malerba, Mario Valente, Rosa Mitrani, Antonio Taveri, Pietro Fanelli, Giuseppe Caputo, Nicola Miccolis, Pietro Lanzilotta e Marco Lanera.
Vorremmo ricostruire la storia di quella storica assise; i consiglieri in carica nel maggio del 1978 che non fossero stati citati o i cui nomi fossero stati erroneamente riportati, ci scrivano a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..