Domenica 20 e lunedì 21 settembre prossimi si dovrebbe votare - in Puglia, come in Toscana, Veneto, Campania, Liguria, Valle d’Aosta e Marche - per il rinnovo del Consiglio regionale.
In alcuni Comuni pugliesi, dovrebbero sommarsi le elezioni amministrative. Quanto alla Regione, sei i candidati alla presidenza del Consiglio regionale: in lizza per il secondo mandato, il governatore uscente Michele Emiliano, al momento sostenuto da una quindicina di liste, Ivan Scalfarotto, appoggiato da Italia Viva di Matteo Renzi, Azione e +Europa, l’ex presidente salentino Raffaele Fitto sostenuto dalla Lega, la candidata del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia, Mario Conca appoggiato da una lista civica e Michele Rapanà per il Partito Liberale Italiano.
Voteremo nell'ambito della legge elettorale del 2015 che ha fatto il suo esordio nella scorsa tornata elettorale regionale: con il sistema proporzionale a turno unico.Cinquanta i consiglieri, più il presidente, da designare e un tema, quello della parità di genere, al momento oggetto di un disegno di legge per la modifica della legge elettorale regionale.
Tra i candidati consiglieri, al momento in cui scriviamo, due: Maurizio Pace, nelle liste di Italia in Comune, il partito fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti e Domi Ciliberti, candidato per la Lega di Matteo Salvini.
Abbiamo chiesto ad ognuno dei due le motivazioni della discesa in campo e della scelta dei propri compagni di viaggio.
Per Maurizio Tommaso Pace, assessore comunale con delega a servizi sociali, welfare, trasparenza, politiche giovanili, istruzione e sport, sposato, due figli, architetto:
"Da circa un anno e mezzo Italia in Comune mi ha inserito in un progetto politico che sposa la linea di Castellana civica, quella del coinvolgimento diretto del cittadino e propone di ridurre le distanze tra comunità locali e governo. Da allora è iniziata una proficua collaborazione con suggerimenti, consigli e condivisione di idee utili per amministrare la città ed il territorio. Ho preso in considerazione la proposta di candidarmi in Italia in Comune perché ho fiducia in questa prospettiva, ma soprattutto perchè per me la politica è servizio e quando mi si chiede di contribuire a lavorare per un disegno di crescita, non mi tiro mai indietro. Infatti, da quando mi sono proposto in Consiglio comunale a Castellana, ho sempre dato il massimo, nonostante abbia lavorato quasi sempre con il vento a sfavore, tra numerose difficoltà e problemi, anche per una visione politica personale, un po’ fuori dagli schemi. Negli ultimi quindici anni la Puglia è diventata meta d’elite e si propone per continuare ad affermarsi come Regione di punta, per cui metto a disposizione la mia esperienza per essere il punto di riferimento di Castellana per la Regione con la semplicità, la professionalità e la passione di sempre".