Prestigioso risultato per alcuni alunni della Prima Liceo Scientifico dell’I.I.S.S. “Luigi dell’Erba”: con il racconto “Lu pupazzu scuru” si sono classificati al terzo posto in “Che Storia”, un importante concorso letterario a livello nazionale.
L’Accademia dell’Arcadia, in collaborazione con la Fondazione “Maria e Goffredo Bellonci”, l’Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea e il Dipartimento di Scienze umane dell’Università degli studi dell’Aquila, ha indetto per l’anno scolastico 2020-2021 la quarta edizione di "Che Storia!", concorso di scrittura a squadre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.
La squadra della 1 A Liceo Scientifico, composta dagli studenti Carmen Ancona, Giorgia Loliva, Chiara Orsini, Federico Sgobba, Tommaso Spinosa (tutti di Castellana), Gianluca Monaco (di Monopoli) Federico van Dijk (di Polignano a mare), è stata guidata dalla docente Emanuela Elba, docente di Italiano e Geostoria della classe.
La partecipazione al concorso, maturata nell’ambito delle attività di scrittura creativa, già avviate in classe nel primo quadrimestre, ha trovato una più incisiva valenza formativa in relazione all’introduzione nel Curricolo dell’Istituto - per questo primo anno scolastico - della metodologia didattica del Writing and Reading Workshop, nata negli Stati Uniti e finalizzata a sviluppare negli studenti la competenza linguistica e, in particolare, quella di produzione testuale.
Gli alunni del concorso sono stati pertanto coinvolti in un laboratorio sperimentale di scrittura creativa di 15 ore, che ha previsto anche la collaborazione con un esperto esterno, la dott.ssa Annalisa Elba, sceneggiatrice e direttrice del “Corso di scrittura creativa” presso l’Accademia del Teatro Ivelise di Roma.
Il soggetto della storia è stato tratto da un articolo reperito sul web, scritto in occasione della morte di Gino Colelli, un anziano pescatore salentino coinvolto da bambino nel ritrovamento in mare della statua del Dio Thot (attualmente custodita nel Museo MArTa di Taranto e fatta oggetto nel 2004 di un servizio televisivo a cura di Lega Ambiente e Rai 3).
Per una corretta definizione del contesto storico-artistico di appartenenza del manufatto è stata attivata una collaborazione con il Museo di Taranto, la cui irdettrice Eva Degli Innocenti, ha provveduto ad inviare all’I.I.S.S. “dell’Erba” la scheda museale di descrizione del manufatto e un articolo inerente il suo ritrovamento.
Sulla base dei dati ricavati, gli studenti hanno avviato un’indagine sulla civiltà egizia e, in particolare, sulla figura mitologica del Dio Thot. Per salvaguardare la verosimiglianza del racconto della scoperta, è stato interpellato il Comune di Porto Cesareo per contattare la famiglia di Colelli.
Di qui è scaturita la vantaggiosa esperienza dell’intervista (seppur a distanza) al figlio di Gino, a Raffaele Colelli e alla ormai anziana moglie Rosetta. La partecipazione al concorso letterario si è rivelata una tappa fondamentale per la formazione degli studenti, che sono stati coinvolti non solo sul piano prettamente didattico, ma anche e soprattutto sul piano emozionale e creativo.