Il miglior piazzamento in ottica playoff era e rimane la posta in palio tra la Project Volley ed il Cus Bari. Ha vinto il Bari 2-3 (19-25, 25-19, 18-25, 25-11, 12-15) al Palagrotte nella dodicesima giornata del campionato nazionale di volley primo livello serie C Maschile, ma la battaglia continua.
Due realtà sportive equivalenti per la qualità dei giocatori, ma due società agli antipodi. Da una parte la solidissima realtà barese sorta nel 1944, con propri impianti, il più grande centro universitario sportivo d’Italia, dall’altra un’associazione di recente costituzione composta da amici animati dalla passione per il volley, che però devono trovare spazio tra gli impegni lavorativi e le grosse difficoltà dovute alla disponibilità degli impianti. “Non è possibile allenarsi due volte la settimana alle tre di pomeriggio”, questo è l’amaro sfogo di Michele Pote, presidente ed allenatore Project Volley, “e questo solo grazie alla disponibilità di chi gestisce il Palagrotte. Se non fosse per questa concessione, non sapremmo come allenarci. Non è possibile che una squadra di questo livello che punta alla promozione in B, debba allenarsi con pochi giocatori per gli orari impossibili. Purtroppo il tensostatico al momento è impegnato per necessità di interesse superiore e questo ovviamente lo accettiamo, ma questi orari assurdi ci penalizzano troppo. È indegno per Castellana”.
Francesco De Robertis schiera per il Bari Alberga (2) opposto a Palattella (3), Tesse (14) e Loiodice (6) centrali, El Moudden (20) e Cassano (7) laterali, Verroca libero. Entrati Fanelli (4), Laterza (6) e Martielli (3).
Michele Pote risponde con Primavera (top scorer con 29 punti) opposto a Ventrella (1), Cupertino (6) e Taccone (11) centrali, Atene (3) e Mangini (12) schiacciatori, Notarangelo e Di Masi liberi rispettivamente in ricezione e difesa. Entrati Spinelli (11), Bertolino, Caputo (1), Rinaldi, non entrato Guglielmi.
Parte bene il Bari (4-8) esibendo un muro efficacissimo (ben 7 i muri punto solo in questo set). Inoltre la buona ricezione barese consente attacchi sempre a segno. Il set scorre ben controllato dagli ospiti (13-16) che allungano nel finale, chiudendo meritatamente 19-25.
Le difficoltà palesate nel primo set, spingono mister Pote ad effettuare cambiamenti tattici. Primavera in posto quattro, Spinelli opposto, dentro Bertolini per Atene. Migliora la Project che gioca alla pari con il Bari. Sul 9-9 un brutto infortunio costringe l’ottimo Loiodice ad abbandonare il campo e la squadra barese ne risente. La Project realizza subito un 7-0 e poi controlla fino al 25-19 di fine set.
Nel terzo set il Bari ritrova i propri equilibri. Fanelli, il sostituto di Loiodice, si inserisce bene e la seconda linea cresce, mentre la Project stenta ad imporre le proprie indubbie qualità. Sul 10-11 Bari accelera (10-15, poi 16-23) e gestisce bene il proprio vantaggio chiudendo 18-25.
È necessario uno scatto di orgoglio da parte dei castellanesi che arriva grazie al turno in battuta di Alessandro Primavera, un po’ in ombra nella prima parte, ma irresistibile da questo punto in poi. Il suo turno al servizio consente un 7-0 (con cinque punti personali) che sblocca la squadra di casa che schiaccia letteralmente gli avversari (9-3, 17-8, 21-9) per chiudere trionfalmente 25-11.
Siamo al tiebreak, l’epilogo più giusto per due squadre equivalenti, ma, anche se la Project sembra lanciatissima, il pronostico è tutt’altro che scontato. Buona la partenza dei locali (8-4), ma rinviene Bari (9-8) che poi con l'eccellente El Moudden (bravissimo diciannovenne cresciuto nella Materdomini, ben sette punti in questo finale), chiude set (15-12) e gara 2 a 3.
Il Cus Bari, rimane terzo ad un solo punto dalla Project, ma con una gara in meno. Ecco il parere di un elemento di equilibrio del team castellanese, Vincenzo Mangini (nella foto), e dei due tecnici De Robertis e Pote.
Mangini: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Adesso ci tocca andare a vincere in casa loro (il 19 a Bari, ndr). Uno dei nostri problemi è di avere ritmi costanti, abbiamo dei picchi di grande pallavolo alternati a pesanti cali. Se riusciamo ad equilibrare questi dislivelli, possiamo vincere con chiunque”.
De Robertis: “È stata una partita preparata benissimo. Purtroppo l’infortunio ci ha condizionato. Il sostituto Fanelli ha giocato bene, ma abbiamo avuto un contraccolpo in quel momento. Il quarto set l’abbiamo perso male perché abbiamo subito troppo la battuta e gli attacchi di Primavera e siamo inspiegabilmente calati”.
Pote: “Ho sbagliato a non mettere subito Primavera come martello (il primo set l’ha giocato da opposto, ndr). Se non facessi questi errori non farei l’allenatore in serie C. Una sconfitta per una discontinuità pazzesca, figlia dei pochi allenamenti che riusciamo ad effettuare”.
Nelle foto, Vincenzo Mangini e, sotto, un attacco di Giuseppe Spinelli.