L’arte vince il tempo e trasforma la mortalità delle cose in una nuova vita, che nasce ogni volta che si guarda un quadro o una scultura. Secondo appuntamento di “Leggiamo l’arte”, mercoledì 22 alle 19, nella sala del centro studi “Michele Viterbo”, a Castellana-Grotte.
Un’occasione preziosa, promossa dal progetto “Librincircolo”, per incontrare la bellezza e lasciarsi toccare dalla sua forza salvifica, che passa attraverso i secoli per giungere fino a noi.
Ai saluti istituzionali del sindaco Domi Ciliberti e della consigliera con delega all’istruzione, Deanira Lippolis, seguirà l’introduzione dei responsabili del progetto culturale, i giornalisti Sebastiano Coletta e Serena Greco, che hanno dato vita al ciclo d’incontri con il patrocinio del Comune di Castellana, de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia e del Servizio Civile Universale. Ospite la professoressa Candida De Toma, stimata
docente di storia dell’arte al polo liceale “Simone – Morea” di Conversano. S’intitola “Armonie tra arte e musica, da Tiziano a Kandinskij”, la lezione che unisce due espressioni di bellezza in un binomio di grande valore che si ritrova, per esempio, nel celebre “Concerto” dipinto da Tiziano Vecellio nel 1510-11 e conservato alla “Galleria degli Uffizi” di Firenze. Ma sappiamo che Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, fosse, oltre che uno straordinario pittore, anche un musicista. Ce lo ricorda lui stesso in una lettera: “Sappiate che io suono di chitarriglia et canto alla spagnuola”. Presentissima nelle opere del Caravaggio, la musica è l’ispirazione del “Concerto”, dipinto nel 1597 per il cardinale Del Monte, grandissimo estimatore e mecenate del pittore milanese, oggi custodito al “Metropolitan Museum of Art” di New York. Per arrivare a Kandinskij, precursore dell’astrattismo, che rimase estasiato dalla musica atonale di Schönberg e decise di darle corpo in “Impressione III”, esposto nella “Städtische Galerie im Lenbachhaus” di Monaco. Previsto durante l’incontro anche l’ascolto di alcune composizioni in riferimento alle opere pittoriche, per dimostrare quanto due linee in apparenza distanti scorrano parallelamente, intrecciandosi e dando vita a una meraviglia senza fine. “Non credevamo che un evento nato sui social avrebbe potuto permettere incontri umani così di valore”, dice entusiasta Serena Greco. “Siamo partiti il 13 febbraio con il professor Troiani, che
ha regalato tanta meraviglia a un pubblico numerosissimo. E ora proseguiamo nel segno della cultura di cui non possiamo fare a meno, perché essenza imprescindibile del nostro vivere quotidiano”.