Nell’ambito del programma di eventi finalizzati alla sensibilizzazione della cittadinanza sul ruolo delle relazioni familiari ed extra familiari nello sviluppo psicofisico del bambino e i riflessi nell'età adulta, a chiosa della due giorni di luglio con la psicologa psicoterapeuta lombarda Noemi Zenzale, ancora un evento di grande interesse organizzato dal Comune di Castellana-Grotte, Assessorato ai Servizi Sociali, in collaborazione con l’a.p.s. ViviCastellanaGrotte.
Si darà luogo, infatti, allo spettacolare “Mandala con-ta-ci”, un’esperienza di arte terapeutica ideata e condotta, sin dal 2007, da Tiziana Tacconi, già docente presso l’Accademia di Brera, Milano.
Due i momenti previsti. Si inizierà venerdì 6 ottobre 2023, a partire dalle ore 9:00, presso la Casina della Villa comunale “Tacconi” di Castellana-Grotte. Una rappresentanza delle Scuole secondarie di primo grado cittadine sarà all’opera per la preparazione dei materiali utili alla costruzione del “Mandala con-ta-ci”. A coordinarli, Danilo Babbo, maestro d’arte castellanese.
L’operazione, prodromica all’enorme mandala, rappresenta l’affidamento di un prezioso mandato, a quei genitori, insegnanti, educatori i quali saranno impegnati nella realizzazione dell’enorme manufatto di sale.
Clou del progetto, poi, nel pomeriggio di martedì 10 ottobre 2023, a partire dalle ore 15:00, presso il bel chiostro del Palazzo comunale di Castellana-Grotte, sarà il laboratorio di arte terapeutica condotto da Tiziana Tacconi, già docente presso l’Accademia milanese di Brera, fondatrice del Biennio di Teoria e Pratica di Terapeutica Artistica. A partecipare, una selezione su invito di rappresentanti del mondo dell’educazione e del volontariato cittadino.
Ma qual è il significato di questa opera gigantesca dai mille colori?
Create le condizioni per un processo partecipativo, un laboratorio artistico che valorizzi l’espressione individuale e collettiva attraverso il coinvolgimento di tutti i componenti nella sua realizzazione, lo scopo è quello di condividere esperienze e potenzialità individuali. Non sono estranee al progetto, una nuova riflessione sul “fare arte”, le istanze di solidarietà sociale, essenziali alla dimensione fisica e spirituale dell’individuo. L’arte, dunque, approda a una stagione di nuova vitalità, frutto del dialogo con diverse realtà, sino alla nascita di opera condivisa che si candidi a strumento per la costruzione di un cambiamento del presente. Il “Mandala con-ta-ci”, realizzato interamente in sale, diviene l’emblema di un profondo amore per la pace e la libertà, simbolo di una cultura di condivisione e cooperazione, un processo di comunicazione stimolato dalla partecipazione di gruppo ed espresso con la forma e il colore.
L’opera, ad alto contenuto terapeutico proprio per l’utilizzo del sale, è un’immagine dinamica che, a partire da un centro, aggrega e integra la capacità espressiva di ogni partecipante, facendo, delle diverse provenienze culturali e sociali, il punto di forza.
Com’è noto, il mandala rappresenta il “cerchio eterno”, oltre la ruota della vita, è il simbolo del cosmo e, nello stesso tempo, allude al mito della creazione. In tibetano sta per “essenza” da cogliere; in sanscrito significa “cerchio magico” o “centro”, è l’immagine dinamica di un centro che aggrega e integra, intorno all’essenza, ciascun elemento. Al pari del labirinto di Cnosso, è un'immagine che raffigura la ricerca del sé, nocciolo, centro al quale tutto è connesso. A guardare dove nasce il tutto, il centro, si giunge al centro di se stessi. Se si guarda la luce, appare il colore. In ogni cultura, scopo del mandala è ristabilire l’unione tra l’essere umano e il cosmo. A ben riflettere, l’occhio umano è un mandala, un cristallo di sala è un mandala, lo stesso sistema solare e, dallo smisuratamente grande all’infinitamente piccolo, l’atomo.
Il disegno parte da un centro ed è condotto liberamente, un’espansione dove tutto cresce, orizzontalmente e verticalmente, come un vortice, espande e collassa, per risorgere in un nuovo ciclo. Al termine, come nei monasteri buddisti, nella simulazione del dramma della disgregazione e della reintegrazione cosmica, il mandala viene dissolto e, il sale di cui è costituito, viene amorevolmente raccolto e donato ai presenti.
Nella foto sopra, il particolare di uno dei giganteschi manufatti in sale realizzati con la conduzione di Tiziana Tacconi.
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