Castellana, città del volley. Una definizione un po’ abusata, eccessiva? Sicuramente no, se analizziamo la realtà.
Abbiamo da sempre squadre ai vertici nazionali, nel giovanile abbiamo società che conquistano titoli e sfornano talenti ogni anno, abbiamo ai massimi livelli giocatori, dirigenti, staff e tecnici.
Tra questi ultimi, i tecnici, da sempre sulla cresta dell’onda c’è il nostro concittadino pluripremiato Pino Lorizio e, approfittando della sua grande disponibilità e competenza, gli chiediamo di illustrarci i suoi punti di vista sulla situazione generale del volley in Italia e sul prossimo campionato di A2 dove milita la BCC New Mater e dove allena la “sua” Motta di Livenza.
“Sulla carta il pronostico è chiuso”, esordisce il tecnico al suo ventesimo anno complessivo di serie A, “Vibo ha in squadra diversi giocatori di Superlega. Hanno rinunciato al ripescaggio perché vogliono tornare nella massima serie conquistandola sul campo. Sono loro i favoriti, ma devono giocare a pallavolo. Dopo Vibo ci sono alcune squadre che si sono ben attrezzate e che lotteranno per le posizioni di vertice, Cuneo, Bergamo, ma anche Castellana. Sotto, tutte le altre sono livellate verso l’alto anche per lo straniero in più e lotteranno per evitare le due retrocessioni. Noi a Motta abbiamo rinnovato quasi tutta la squadra perché non siamo rimasti soddisfatti dei risultati ottenuti nell’ultimo campionato, abbiamo rilevato che non si è creato il giusto spirito di gruppo per andare avanti. Avremmo potuto e dovuto fare molto di più, ma molti dei miei ragazzi si sono cullati sul buon girone di andata e, secondo me, abbiamo perso la possibilità di salire. Alla fine è salito il Reggio Emilia con una squadra simile alla nostra come valore dei singoli. Noi vogliamo giocatori che si adeguino alla nostra mentalità, che abbiano ambizione e voglia di crescere. Noi non partecipiamo alle aste per acquisire grossi nomi, puntiamo su ragazzi che possano rispondere alle nostre aspettative, senza spendere cifre importanti. Quest’anno sappiamo di rischiare, ma se lavoriamo bene ed i ragazzi rispondono, ci possiamo anche togliere delle soddisfazioni”.
E la New Mater? “Hanno tenuto l’opposto, che è un grande giocatore e costruito una squadra degna del blasone della società”, risponde senza esitazioni Lorizio, “il tecnico Cannestracci è stato un mio giocatore a Castellana, un grande palleggiatore. E’ uno che conosce bene la pallavolo e non dovrebbe avere problemi a rispettare gli obiettivi della società. Non conosciamo bene il nuovo palleggiatore, ma tutti ne parlano benissimo e poi c’è il secondo palleggiatore Beppe Longo che io stimo moltissimo”.
Come spieghi che le giovanili italiane vincono dappertutto, mentre la nazionale maggiore stenta un po’, adesso anche l’abbandono di Zaytsev. “Fermo restando il valore stellare del giocatore, credo che De Giorgi abbia fatto la scelta giusta perché guarda al futuro. I nostri giovani sono bravissimi perché in Italia abbiamo tecnici di altissimo livello ma non curiamo a dovere la crescita dei giovani dal punto di visto fisico. Quando un giocatore raggiunge i massimi livelli, bisogna rafforzarlo fisicamente. Si punta solo sulla tecnica, trascurando un po’ l’aspetto fisico. Nelle altre nazionali vediamo giocatori fortissimi sia tecnicamente che fisicamente, mentre i nostri sono tra i migliori in quanto a tecnica, siamo un passo avanti rispetto a tutti, ma a volte stentiamo fisicamente. Vuoi un esempio? Lo stesso giocatore polacco che perde nelle finali giovanili con gli italiani, poi nella nazionale maggiore lo surclassa perché è più forte fisicamente. Da questo punto di vista, è necessario una maggiore collaborazione tra le società e la federazione”.