Un’immersione nel fantastico mondo della Magna Grecia: è stata questa l’avventura vissuta dagli alunni delle classi seconde della Scuola secondaria di I grado "De Bellis" di Castellana-Grotte, i quali, per la prima volta nella storia dell’istituto, hanno vissuto l’esperienza di un viaggio d'istruzione di due giorni.
La meta affascinante e il tempo clemente hanno fatto da corollario a un’esperienza che ha funzionato e che sicuramente può essere riproposta. La levataccia mattutina in partenza (il giorno 23 maggio) è stata ampiamente compensata dalla visita al Museo archeologico di Reggio Calabria dove, in un sontuoso abbraccio estetico, l’allegra masnada dei gitanti è stata accolta dallo sguardo assorto e dal molle ancheggiamento dei Bronzi di Riace, modelli di perfezione che continuano a suscitare meraviglia negli osservatori con il loro impressionante realismo. Ma i due guerrieri non sono altro che la punta dell’iceberg di un museo in cui è antologizzata tutta la storia della colonizzazione calcidese e greca in generale in terra calabra: antefisse, monete, raccolte fittili danno testimonianza delle avventure dei vari ecisti che hanno regalato il DNA ellenico a tutto il Meridione d’Italia.
La visita del capoluogo è continuata alla volta del Castello e della Cattedrale, esempi di resilienza di un popolo più volte colpito dal disastro dei terremoti, ma che ha saputo risollevarsi e gestire le conseguenze di eventi disastrosi.
Salotto buono della città è il lungomare Falcomatà, il chilometro più bello d’Italia a detta di D’Annunzio, o almeno così si dice, che in realtà è lungo circa due chilometri e che i ragazzi hanno percorso rigorosamente a piedi sia in mattinata che durante il pomeriggio, sia in versione serale durante la passeggiata postprandiale, sempre con la vigile ombra del dirimpettaio Etna a far da guardiano e temibile tutore.
Il secondo giorno di visita è stato dedicato alla città di Tropea con la sua abbazia posta su uno sperone roccioso e raggiungibile attraverso un’impervia scaletta ricavata nella tenera arenaria, una fatica che vale la pena compiere vista la godibilità del mare turchino e dello skyline della borgata arroccata lungo la falesia.
Con una doverosa sosta alla cattedrale e una visita al centro cittadino in cui troneggia un busto del più illustre cittadino di Tropea: Pasquale Galluppi, allievo del filosofo Kant, si è chiuso il viaggio che ha soddisfatto pienamente alunni e docenti accompagnatori.