Il latino ha fatto storcere il naso a diverse generazioni di studenti, ma si può trovare il sistema per rendere meno insopportabile una disciplina che, a ragion del vero, semplice non è affatto?
Prima di dare una risposta a questo quesito, chiediamoci se nel 2024 vale ancora la pena studiare paradigmi, declinazioni e costrutti complicatissimi. In realtà se è questa la parte più tediosa del latino non possiamo negare di trovare le stesse difficoltà in tutte le lingue parlate. E allora perché non approfondire la grammatica latina come base riscontrabile nelle altre lingue? Studiare il latino, dunque, significa potenziare la competenza della madrelingua, ma anche allenare la mente e apprendere un lessico più ricco.
Da diversi anni il dirigente scolastico Gerardo Magro, credendo nel valore delle lingue e della cultura classica, propone agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Angiulli De Bellis” di Castellana-Grotte, lo studio dei primi rudimenti del latino. Il progetto “Facta non dicta” ha offerto per l’intero anno scolastico un’ora di lezione settimanale per lo studio della lingua dei Romani. Il progetto di latino, di cui usufruiscono gli alunni di terza media, offre la possibilità di preparare le basi per il percorso liceale, ma offre, a coloro che intraprenderanno studi tecnici, la possibilità di portare con sé un piccolo frammento di cultura classica. A detta dei discenti il percorso è stato motivante ed interessante; la metodologia utilizzata è stata coinvolgente ed utile. Gli alunni hanno conosciuto nuovi miti e leggende, hanno scoperto vizi e virtù di antichi Romani e compreso il significato di citazioni latine ancora in uso.
Non sono mancate attività laboratoriali e ludiche, che dalle risposte del questionario di gradimento risultano essere state molto apprezzate dai discenti che ne consigliano un numero superiore. Il progetto si è concluso giovedì 30 maggio con la consegna di un attestato di frequenza agli alunni che hanno sostenuto la prova finale per la verifica degli apprendimenti. Non si stupiscano i genitori se sentono canticchiare i loro ragazzi: “Respiras lente, ne rumorem facias, sopiris vesperi et surgis in sole…”. Il latino con Vasco va al massimo.
In foto, la copertina del dizionario di latino più diffuso, il ''Castiglioni-Mariotti'' edito da Loescher.