È la gara simbolo delle olimpiadi moderne (a partire dal 1896), è la massacrante corsa che ogni runner vorrebbe correre contro gli altri concorrenti, contro il tempo, ma, soprattutto, contro i propri limiti.
Impresa assolutamente non facile. Se poi arrivi in fondo con un buon tempo, la soddisfazione è totale. È quello che è accaduto a Sebastiano Di Masi, foto in alto, l’ingegnere volante castellanese che domenica scorsa, nella XXXIX Maratona di Firenze, una delle più partecipate d’Italia, ha concluso la gara con il tempo di 2 ore, 45 minuti e 25 secondi, migliorando il precedente record di atleti castellanesi ottenuto da Walter Vivian, oltre trent’anni fa.
“È un risultato straordinario quello di Sebastiano”, è proprio Walter Vivian, foto sotto, a parlare, “e sono molto contento per lui, ma ci tengo a precisare che il mio record di poco meno di 2:47 ottenuto nel ‘90 nel campionato italiano svolto a Mirandola (provincia di Modena), era comunque superiore di una quarantina di secondi rispetto al tempo ottenuto da Mario Magno nella maratona di Russi, in provincia di Ravenna, ma in una gara a quei tempi non certificata. All’epoca riuscii a scendere sotto le tre ore in ben quattro maratone disputate in soli due anni”.
Ma torniamo all’impresa di Sebastiano Di Masi che, conviene ricordarlo, non è un professionista della corsa, esattamente come tutti gli altri runner citati, ma un appassionato appartenente all’associazione Atletica Castellana, più nota come Freedogs, una società sportiva fondata nel 1984 che promuove running, triathlon, ciclismo ed organizzazione di eventi sportivi, attualmente presieduta da Gianvito Ottomano.
Il nostro recordman riesce a conciliare la professione non proprio semplice di ingegnere progettista con quella di top runner grazie a grandi sacrifici personali e della propria famiglia, “per allenarmi mi alzo alle cinque e un quarto la mattina”, conferma l’ingegnere-runner, “esco a correre e poi alle otto e un quarto sono pronto per la mia attività lavorativa”.
“Corro dal 2010 con soddisfazioni crescenti”, prosegue Sebastiano, “e ci tengo a ricordare che tempi simili al mio sono stati ottenuti, oltre che da Walter Vivian e Mario Magno anche dal dottor Giosuè Dell’Aera.
Non ti nascondo che sono stato molto contento quando ho visto il tabellone con il mio tempo, però c’è stata anche un po’ di delusione perché speravo in qualcosa di meglio. Purtroppo non ero al meglio come condizione fisica e poi non ho potuto fare la progressione finale che mi avrebbe garantito un tempo ancora migliore perché ho perso uno dei due gel utilizzati durante la gara”.
Per quei pochi che non lo sapessero, in attività fisiche così impegnative come la maratona, è necessario ricostituire ogni 30-60 minuti di gara le proprie riserve di carboidrati per evitare gravi problemi di salute.
“Progetti per il futuro? Continuare a correre”, conclude Di Masi, “Non era ancora terminata la maratona di Firenze che già pensavo alla prossima”.
Questo il dettaglio (purtroppo senza i secondi) dei record precedenti ufficiali, fornitici da Vincent Miccolis, dirigente dei Freedogs, che ringraziamo.
Giosuè Dell’Aera 2.46 (Bari) e Walter Vivian 2.46 (Mirandola); Mario Magno 2.47 (Vigarano), Luciano Magno 2.48; Antonio Maggi 2.51.