La celebrazione della ''Festa dei Lettori'' del Comune di Monopoli, giunta alla XVIII edizione, ha visto la partecipazione, oltre a quella dei numerosi alunni delle scuole del territorio, anche d'una classe della Scuola secondaria di I grado "De Bellis"di Castellana-Grotte.
L'iniziativa è stata imperniata su un grande maestro di cui si festeggia il centenario dalla nascita: Mario Lodi. Il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo ''Angiulli-De Bellis'' Gerardo Magro ha incoraggiato, infatti, i docenti della “De Bellis” a sperimentare la didattica del maestro della creatività.
La classe II I ha - dunque - sperimentato per una settimana, durante le ore di lettere, un modo di fare scuola che ha entusiasmato, reso felici e, soprattutto, ha fatto scoprire la scrittura collettiva.
Quest’ultima sviluppa la capacità di esprimere il proprio pensiero, perché ogni alunno ha il compito di presentare al gruppo due riflessioni o pensieri di cui solo uno sarà scelto, dopo l’esposizione da parte di ogni singolo componente che esporrà la motivazione della propria scelta.
Non è un mero gioco democratico, ma garantisce a ogni singolo alunno la soddisfazione che altri ascoltino e - successivamente - appoggino almeno una sua opinione. La scrittura collettiva prosegue con il mettere insieme i pensieri dando unità e armonia alla molteplicità, fonte di arricchimento e non di competizione.
Risvegliare la relazione, l’integrazione e la cooperazione è stato, per gli alunni della II I un’esperienza rigenerante soprattutto dopo le ristrettezze pandemiche. Se Mario Lodi, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, si chiedeva quale strategia dovesse usare per rendere felici i suoi alunni, anche i docenti d'oggi, dovrebbero interrogarsi sul da farsi per recuperare l’ascolto e l’osservazione, consolidare la capacità di usare la parola per veicolare le opinioni personali, potenziare la serenità dell’individuo e la solidarietà.
I ragazzi della II I hanno voluto documentare con un video la loro esperienza, perché temono che possa cadere nel dimenticatoio la nuova modalità di fare scuola. Alla domanda se volessero continuare quest'esperimento, hanno risposto con l’auspicio che risuona come uno slogan: “Da rifare ogni venerdì”.